Chi è passato da queste parti qualche giorno fa ad ammirare il tonno di coniglio avrà certamente notato nel piatto dei grissini.
Nessun segreto od esperimento ben riuscito ma un classico, una ricetta delle sorelle Simili che in casa mia, quanto a successo, se la batte con i crackers al rosmarino e sale di Maldon.
Vi avevo già proposto questi grissini nel vecchio blog però a causa del reindizzamento non mi è possibile linkarli…forse qualcuno ricorda i lunghi-lunghi, come era solito chiamarli la mia pulce qualche mese fa non riuscendo a pronunciare la parola grissini.
Torinesi perché nascono nella città Sabauda. Stirati perché l’impasto, una volta ridotto a bastoncini, va afferrato alle due estremità con entrambe le mani e stirato.
I fornai torinesi sono talmente abili nell’arte di stendere l’impasto da riuscire ad ottenere grissini lunghi oltre il metro!
Pochi e semplici ingredienti…farina, acqua, lievito (in questo caso di birra…voglio la ola da tutti coloro che non hanno avuto il coraggio di adottare un lievito madre!), olio extravergine di oliva e semola, che oltre ad impedire all’impasto di attaccare alla teglia conferisce a questi grissini quell’aspetto rustico che tanto mi piace.
GRISSINI TORINESI STIRATI delle Sorelle Simili (per 25-30 pezzi)
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200 gr di farina di farro biologica (o farina 00 o quella che preferite)
- 50 gr di farina integrale biologica macinata a pietra
- 125 gr di acqua tiepida
- 7 gr di lievito di birra
- 1/2 cucchiaino di sale
- 25 gr di olio extravergine di oliva + altro per pennellare
- 1/2 cucchiaino di malto d’orzo (o miele o anche nulla)
- farina di semola di grano duro
In una ciotola o su un piano di lavoro amalgamate tutti gli ingredienti e impastate per 8-10 minuti fino ad ottenere una palla omogenea. L’impasto non deve risultare troppo morbido.
Stendetelo fino ad ottenere un rettangolo di circa cm 10×30 ed appoggiatelo su uno strato di farina di semola di grano duro, pennellate abbondantemente con l’olio sia la superficie che i lati, cospargete quindi con altra semola.
Coprite e lasciate lievitare per 50-60 minuti in un ambiente caldo.
Con un coltello a lama alta o con una spatola tagliate dal lato corto dei bastoncini larghi circa un dito quindi afferrateli al centro con le dita e tirate verso l’esterno spostando le dita mano a mano che la pasta si assottiglia.
Disponeteli vicini, ma senza toccare, su una teglia ricoperta con carta da forno e regolateli con le dita per uniformare lo spessore (a me piacciono più irregolari perché sanno di casareccio). Se prendete troppa pasta ed il grissino risulta troppo lungo tagliatelo al limite della teglia ed il pezzo avanzato cuocetelo così come è perché non è possibile reimpastarlo.
Cuocete in forno già caldo a 200° per 15-18 minuti.
TURIN-STYLE GRISSINI (BREADSTICKS) making 25-30 pieces
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200 gr organic spelt or plain flour
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50 gr organic stone-grounded whole-wheat flour
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125 gr warm water
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7 gr fresh yeast
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1/2 teaspoon salt
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25 gr extravirgin olive oil + more for brushing
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1/2 teaspoon malted barley syrup (o honey or anything)
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durham wheat semolina
In a bowl or on a working surface combine all the ingredients and knead by hand for 8-10 minutes until a firm ball forms. The dough should not be fluffy but rather stiff.
Roll out into a 10×30 cm rectangle and trasnfer on a tray previously dusted with semolina. Brush top and sides thoroughly with oil and sprinkle generously with other semolina.
Cover with a clean kitchen towel and leave to rise for 50-60 minutes in a warm place.
Pre-heat the oven to 400° F.
Using a chef’s knife or a spatula cut the dough on the short side into 2-cm large strips then pick up each strip by ends and pull gently apart allowing dough to become as long as your baking sheet.
Place on a baking sheet (covered with parchment paper) close but not touching and regulate by hand their thickness. If strips are too long cut them with your fingers and cook the short pieces together with the others since you cannot knead and shape them again.
Cook for 15 to 18 minutes until lightly brown.
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Questa ricetta va a Panissimo di Sandra e Barbara ospitato questo mese da Maria Teresa.
E allora OLA sia!!!!
Io l’ho avuto il LM ma o nn me ne sono presa cura nel dovuto modo o non so, ma nn ‘stava bene’…
Ci riproverò a breve ma nel frattempo provo questa ricetta dei ‘lunghi lunghi” (amore!!) 😉
Foto bellissime Silvia!!
Ehi, noi ci vediamo domaniiiiiiiii!!!!
che bello fare due chiacchiere con te ieri!
baci Roby
Ma che meraviglia che sono i grissini!!! Che belle foto che fai Silvia, stupende! Un bascione!
te ne mando un pacco per il tuo compleanno!!
Eccomi qua per la ola!!!! Evvai di lievito per i comuni mortali…. 🙂
Mi piacciono da morire questi lunghi-lunghi… sì, perché da quando ne ho letto il nome dato loro dalla tua pulce me ne sono innamorata e ora per me sono sempre i lunghi-lunghi!
Un bacio!
sai che anche io faccio fatica a chiamarli grissini…la concretezza dei bambini a volte è disarmante! perché perdere tempo a trovargli un nome o a ripetere un nome ostico con una r che rischia di ripetersi all’infinito quando possiamo chiamarli lunghi-lunghi??
un bacio carissima…
Evvai col LDB grandee!!! Noi siamo tra quelle che non ce la fanno mentalmente ad avviare la produzione di LM 🙂
Sono a dir poco bellissimi , così regolari nella forma e dall’aspetto così rustico e croccante!
Bravissima! Faranno un figurone nel cestino del pane ad una cena con amici!
Un bacione
ma voi siete troppo buone!
un bacino
Io laola non te la faccio.. perchèora tu da brava panificatrice quale sei.. rifarai la ricetta anche con il lievito madre! ahahahahaahahah scherzo! Non homai disdegnato illivito di birra.. usato bene.. non fa danni! Ottimi i tuoi grissini.. i lunghi lunghi :-D.. smack
sai tesoro che mi piacciono di più con il lievito di birra? restano più croccanti di quelli con il lievito madre…che nel frattempo si sta moltiplicando in frigo!!!
un abbraccio
Ciao Silvia!!!
Sai che ti dico? Io la OLA te la faccio anche se ho il mio lievito madre…ma ti dico la verità non ne sono follemente innamorata e non disdegno affatto l’utilizzo del lievito di birra…quindi evviva i tuoi lunghi-lunghi!!! Il tuo piccolo è un genio!!! Favolosi i tuoi grissini..veramente belli come le foto!!!
Un bacione
monica
eh sì tu ti sottovaluti mia cara! ho visto il pane che hai fatto con il lievito madre ed è STREPITOSO!!!
propongo cena a base del tuo pane e lunghi-lunghi
un bacio
Che belli!! Brava Silvia, e poi se vengono meglio con il lievito di birra, che ci si può fare??
Un abbraccio!!
davvero! questi mi piacciono di più con il ldb…
E chi se li dimentica i “lunghi-lunghi”??? Fanno ancora parte dei miei sogni + golosi 😛
Grazie x averli riproposti..le foto parlano da sole…
ho fatto bene vero a riproporli? li faccio spessissimo e visto che il vecchio blog non si vede più ahimè ho pensavo di riproporveli….ed il fatto che vi ricordiate dei lunghi-lunghi mi riempie di gioia!
un bacio cara Consu
Il dramma è che di questi potrei mangiarne milioni!!!!
beh allora siamo in due….io devo nasconderli altrimenti c’è l’assalto ai grissini!
E come scordare i lunghi lunghi!
Che ridere!
Sono stupendi i tuoi grissini, con quella bella semola grezza e rustica!
Ti mando un grande abbraccio
Lou
davvero ti ricordi dei lunghi-lunghi??? mitica Lou, non sai quanto sono felice…
un bacio
Che belli che ti son venuti! Devo farli al mio amore che adora i grissini! 🙂
io ti avviso…sono irresistibili pertanto ne devi fare una vagonata oppure chiuderli in dispensa per evitare che il tuo lui li faccia fuori in un pomeriggio!
I grissini lunghissimi che adoravo da bambina! Che belli, e buoni, sono d’accordissimo sulla scelta del farro, io lo uso anche per le brioches.
Grazie Silvia per la tua ricetta.
Bacioni
Maria Teresa
grazie Maria Teresa per essere passata
un abbraccio
Che buoni! Sai che una delle mie ricette più vecchie sono proprio questi grissini? E anche io li feci con la farina di farro…spolverati in 45 minuti! Poi però non li ho più fatti…forse è il caso di replicare! 🙂
Buona domenica!
ma perché durano così poco??? ora comunque a casa mia se la battono con i crackers che uomo grande e uomo piccolo mi hanno costretto ad impastare due volte in due giorni
un abbraccio
ho visto la foto dalla Maria Teresa e sono corsa: che belli!
sei diventata bravissima Silvia!
troppo buona tu fuffy!
un bacio